- Le bevande pesano, ma non bisogna risparmiare sul peso tagliandole, come non bisogna tenersi la sete credendo all’ingannevole luogo comune che bere tagli le gambe quando si sale;
- Bisogna bere tutto il necessario, non appena si ha sete, anche perché in montagna si perdono molti liquidi e ciò determina un affaticamento del cuore;
- Sono consigliabili almeno 1 o 2 litri di bevande leggere (la semplice acqua è sempre ottima, magari con l’aggiunta di un po’ di spremuta d’arancia);
- Non abusare degli integratori, utili per reintegrare sali minerali persi, ma qualche volta difficili da assimilare quando lo stomaco è molto affaticato;
- Evitare gli alcolici, anche perché l’alcool, nel medio periodo, favorisce non il riscaldamento, ma la dispersione del calore;
- Evitare di bere a ruscelli e torrenti, perché l’acqua potrebbe essere inquinata da pascoli o animali a monte;
- Quanto al cibo, ognuno ha le sue predilezioni, ma bisogna ricordare che in condizioni di affaticamento lo stomaco rigetta cibi troppo complessi;
- Sono quindi ottimi alimenti semplici ed energetici, come la cioccolata, qualche frutto o anche qualche zolletta di glucosio;
- Da evitare invece il più possibile i cibi salati o peggio ancora piccanti, perché inducono ulteriore sete;
- Sono infine tassativamente ad evitare le tracce delle proprie soste alimentari;